Origini
Le prime testimonianze dell’esistenza della Mucca Pisana (o Mucco) datano agli inizi del 1800, nella Bassa Valle del Serchio. Deriva dall’incrocio di una razza podolica locale, dalle caratteristiche intermedie tra la razza Maremmana e quella Pontremolese, con bovini di razza Bruna Alpina svizzera (Schwyz), importati dai Lorena nella seconda metà del 1700. È possibile che la razza sia stata ulteriormente incrociata con bovini di razza Luganese a mantello nero. Dal 1850 sono stati effettuati ulteriori meticciamenti con bovini di altre razze, tra cui la Chianina
Caratteristiche principali
Le caratteristiche principali riguardano l’attitudine al lavoro, la discreta produzione di latte che le consente di allevare più di un vitello e, soprattutto, la buona qualità delle carni. Dal punto di vista comportamentale evidenzia rusticità, spiccata attitudine materna, adattabilità agli ambienti difficili e alle diete povere di energia e ricche di foraggi. Per questi ultimi motivi trovò ampia diffusione nei primi anni del ‘900
Caratteristiche morfologiche
Taglia media, manto di colore bruno-rossiccio con una striscia di colore più marcatamente rosso sul dorso, le mucose sono nere come il musello che è circondato da un alone bianco
Diffusione
Il picco massimo di diffusione della razza fu registrato nel 1928: 20.000 capi.
Negli anni successivi il crescente livello di meccanizzazione e la concorrenza con bovini più produttivi e più conosciuti dal mercato decretò il rapido decremento numerico della razza, che nel 1978 ammontava a 60 capi. Per scongiurare il rischio di estinzione, la Mucca Pisana fu inserita nel “Registro anagrafico delle popolazioni bovine autoctone e gruppi etnici a limitata diffusione”. Nello stesso anno nacque il primo programma regionale di salvaguardia, grazie all’impegno dei tecnici dell’Associazione Provinciale Allevatori di Pisa e della Regione Toscana. Nel 1999 fu istituito il marchio “Carne bovina di Pisa”, che garantisce i consumatori e tutela anche gli allevatori del Mucco.
Oggi i bovini di razza Mucca Pisana sono circa 260, distribuiti in 21 allevamenti.
Il CiRAA ospita il nucleo più numeroso di animali della razza, costituito da un centinaio di individui
Allevamento e caratteristiche produttive
Originariamente allevata a stabulazione fissa, come molte altre razze bovine, la Mucca Pisana si adatta molto bene ai sistemi estensivi o semi-estensivi, tra i quali quello della linea vacca-vitello (il vitello resta con la madre ed è nutrito essenzialmente con il suo latte). La bovina di razza Mucca Pisana si contraddistingue per lo spiccato istinto materno, che le ha fatto meritare l’appellativo di “balia per eccellenza”, riesce infatti ad allattare due vitelli oltre al suo.
I vitelloni, quando adeguatamente alimentati, riescono a conseguire buone performance produttive in termini di accrescimento corporeo. I migliori risultati si ottengono quando la fase di ingrasso viene effettuata in stalla, integrando la razione con farine di cereali.
Le carni sono particolarmente apprezzate per il ridotto contenuto di grasso e di colesterolo e per le ottime caratteristiche organolettiche.