PS-GO 2017 – IOCONCIV

Progetto: IOCONCIV – Introduzione e ottimizzazione di tecniche e sistemi per il controllo non chimico della flora infestante del vigneto
Filiera di riferimento: Vite e vino
Obiettivi: Il controllo della flora infestante nella viticoltura toscana, esercitata prevalentemente su terreni collinari, si basa sulla lavorazione del terreno tra i filari e il controllo meccanico o chimico (prevalentemente con glifosate) sotto il filare. Anche se questi sistemi di gestione garantiscono una apprezzabile stabilità produttiva del vigneto, nel lungo periodo possono generare significativi impatti agro-ambientali quali: maggiore predisposizione ai fenomeni erosivi, perdita di fertilità dei terreni, rischi di lisciviazione degli erbicidi, significativo impiego di energia non rinnovabile ed elevati costi.
La realizzazione di sistemi di gestione del terreno e delle infestanti meno dipendenti da risorse non rinnovabili, meno costosi e in grado di preservare il terreno dai fenomeni erosivi e migliorare nel tempo la sua fertilità, rappresenterebbe per la viticoltura toscana convenzionale e biologica una importante innovazione nella direzione di una viticoltura sempre più sostenibile.
Le “colture da copertura” o “cover crops” (CC) rappresentano uno strumento a servizio di detta strategia; queste colture sono rappresentate da specie erbacee annuali o poliennali destinate a mantenere il terreno coperto da vegetazione in quei periodi dell’anno durante i quali esso rimarrebbe privo di ogni coltivazione e quindi maggiormente esposto a fenomeni erosivi e all’insediamento di specie infestanti. La coltivazione delle CC può condizionare la presenza e l’aggressività della flora infestante attraverso la maggiore competizione per la luce, l’acqua e gli elementi nutritivi, la produzione di sostanze a effetto allelopatico, l’alterazione della comunità microbica del terreno e la formazione di una barriera fisica costituita dalla biomassa rilasciata sul terreno (pacciamatura naturale – mulch).
Al tempo stesso queste colture possono migliorare la fertilità del terreno attraverso la riduzione dei fenomeni erosivi, l’apporto di sostanza organica, l’aumento della biodiversità, l’arricchimento in azoto del terreno, l’assorbimento dei nitrati altrimenti persi perlisciviazione. Si tratta quindi di una strategia gestionale “intelligente” che può consente la riduzione degli “input” esterni all’aziendasostituendoli con altri interni all’azienda stessa.
L’obiettivo generale del Piano Strategico è quindi quello di ridurrel’impiego degli erbicidi nei vigneti toscani (del glifosate in particolare) e migliorare la fertilità dei terreni vitati.
L’innovazione proposta prevede quindi l’impiego delle colture di copertura nel sotto-filare della vite al fine di ridurre l’impiego di erbicidi o delle lavorazioni del terreno con conseguenti benefici economici e ambientali.
Il processo “innovativo” prevede la semina del sotto-filare a fine estate con una CC leguminosa auto-riseminante (il trifoglio sotterraneo, usando un’apposita seminatrice) che coprirà il terreno durante
l’inverno-primavera per poi svolgere un effetto “pacciamante” di contenimento delle infestanti durante il periodo estivo per mezzo della biomassa devitalizzata spontaneamente per senescenza o artificialmente attraverso sfalcio o trinciatura in caso di ritardata senescenza della CC. Nell’autunno seguente, la CC auto-riseminante genererà un nuovo cotico erboso in grado di svolgere le già descritte funzioni agro-ambientali nel sotto-filare.
La partecipazione al Piano Strategico di 2 aziende convenzionali e 2 biologiche consentirà di collaudare la tecnica innovativa negli ambienti tipici della Toscana occidentale, e verificare sia la funzionalità e l’efficienza dell’attrezzatura allestita per la semina della coltura di copertura nel sotto–filare (prototipo), sia gli effetti prodotti dall’inerbimento del sotto-filare sulla:

  • capacità di controllo delle infestanti in comparazione con il diserbo chimico (nelle aziende convenzionali) e con la lavorazione del terreno (in quelle biologiche)
  • produttività e vigoria della vite, qualità delle uve
  • sensibilità alle principali malattie fungine
  • alterazione di alcune caratteristiche fisico-chimiche del terreno
  • riduzione dei costi di gestione del vigneto su base annua

A latere delle suddette attività di collaudo, su richiesta delle aziende viticole convenzionali presso le quali è diffuso l’impiego di diserbanti chimici, si procederà ad effettuare una valutazione comparativa con un prodotto erbicida di origine naturale
Partner del progetto:
CAICT srl Centro Assistenza Imprese Coldiretti Toscana (FI)
CiRAA – Centro di Ricerche Agro-Ambientali “Enrico Avanzi” – Università di Pisa
C.R.P.V. – Centro Ricerche Produzioni Vegetali Soc. Coop.
Podere Spazzavento (PI)
Tenuta Monte Rosola Soc. Agr. di Bengt e Ewa Thomaeus (PI)
Società agricola La Vite di Gini Luca e Gini Barbara (PI)
Az. Agricola Bellesi Alberto (PI)
Impresa Verde Pisa Livorno (PI)
Finanziamento: Regione Toscana
Contatti: Marco Mazzoncini marco.mazzoncini@unipi.it

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