Cos’è l’agricoltura biologica
L’agricoltura biologica è un modo di fare agricoltura che si pone come obiettivo principale il rispetto dell’ambiente e della salute di tutti gli esseri viventi
L’agricoltura biologica nasce in Svizzera alla fine degli anni ’40 in risposta all’impatto dell’agricoltura industriale sull’ambiente, sulla qualità dei prodotti e sui sistemi di commercializzazione che tendono a rendere gli agricoltori sempre meno partecipi dei mercati
Le problematiche dell’agricoltura biologica
Dalla fine del XX secolo l’agricoltura biologica ha assunto un ruolo sempre più importante a livello mondiale. In Italia viene praticata su oltre il 15% della superficie agricola ed è normata da regolamenti europei. Per far fronte alle esigenze degli agricoltori bio, poco supportati dalle tecnologie e dall’industria dei mezzi tecnici (sementi, fertilizzanti e fitofarmaci) è necessario che la ricerca approfondisca temi di fondamentale importanza quali:
- gestione del terreno finalizzata al mantenimento della fertilità
- gestione della nutrizione minerale delle piante in accordo con i loro cicli naturali
- controllo non chimico della flora infestante
La ricerca del CiRAA a favore dell’agricoltura biologica
La necessità di studiare questo sistema di produzione è stata recepita dal CiRAA già nei primi anni del 2000. La prova sperimentale MASCOT (Mediterranean Arable Systems Comparison Trial) ha avuto inizio nel 2001 ed è tuttora in corso, occupa 22 ettari di cui 12 coltivati secondo il metodo biologico e rappresenta una delle ricerche di lungo periodo più importanti in Europa per estensione e approccio aziendale
La prova MASCOT intende valutare:
- la produttività delle principali colture erbacee di pieno campo (grano, girasole, favino, ecc.) coltivate in biologico
- gli effetti sull’ambiente della gestione bio delle suddette colture
- la qualità dei prodotti
Risultati
Il dispositivo sperimentale MASCOT ha dimostrato la validità del sistema di agricoltura biologica nel migliorare o mantenere la fertilità del terreno e la biodiversità rispetto al sistema convenzionale. Il sistema bio ha influito sulla produttività delle colture sia attraverso una minore capacità di controllo della flora infestante sia attraverso la minore disponibilità di azoto minerale nel terreno. I cereali (grano, orzo e mais) sono state le colture più penalizzate mentre le leguminose e il girasole si sono rivelate più adatte ad essere coltivate nei sistemi bio